domenica 27 dicembre 2009

I Soliti Quattro Gatti.....

Il motore gira a metà regime,con il tettuccio aperto e sotto lo sguardo attento degli specialisti,sto portando in temperatura l'olio. Il rombo è pieno,possente,le vibrazioni minime;provo,muovendo in tutti i sensi la cloche, se icomandi sono liberi. Ecco,l'olio ha raggiunto la sua temperatura, chiudo il tettuccio,provo qualche spuntata di motore,tutto regolare. Il 202 dondola dolcemete nell'attraversare il prato della zona di decentramento.Attendo l'ordine di decollo dalla torra comando; provo il motore al massimo.......................;


il 202 sotto la spinta dell'elica,freme in tutte le sue parti, devo pigiare con forza sui freni,sembra che la macchina abbia fiutato l'elemento amico e sia impaziente di lanciarsi verso di esso. " attenzione,numero sette,potete decollare,passo" " Ricevuto,passo". L'ordine è arrivato e scioglie così, l'impazienza mia e quella del mio apparecchio. Mollo i Freni , manetta del gas tutta avanti,giri motore duemilaquattrocento; dopo duecentocinquanta metri,il velivolo,che da un pò corre con la coda alzata,accenna a staccarsi. Lo assecondo,tenedo la barra al centro con mano leggera. Ecco ,i tremila chili del 202 lasciare la pista.Me ne accorgo subito,non sentendo più nessuna vibrazione o sussulto per il contatto con il terreno. Sono in Volo! Non tiro subito a cabrare; per qualche secondo,costringo l'aeroplano in volo orizzontale così da fargli prendere più velocità. .......................


La velocità resa reale dallo scorrere della terra sotto di me, il rumore pieno del motore,la possibilità di dirigermi dove voglio mi danno il senso del mio Dominio.Novello Icaro!
................................La velocità aumenta la sento nel sangue come una droga. Poi, ancora cloche a me, e l'aeroplano punta il naso verso l'alto. Ho la schiena appoggiata alla corazza paraschegge dello schienale, sto annulandomi nella felicità piena che si imposessa del mio essere. Mi sembra di violentare il cielo! Se questa scalata non avesse fine! Dopo cinque minuti circa, sono già a cinquemila metri di quota; adagio, quasi per non rompere l'incanto, riporto la barra al centro. dolcemente il caccia abbassa il muso, riprendo il volo orizzontale. Sotto di me piccole nubi; bambagia bianca sfilacciata su un'immensa tela di lino azzurro. ..................................Ormai il volo è al termine. Giù il carrello,fuori i flap,una grande virata alla cacciatora! Raddrizzo l'aeroplano all'ultimo momento,quando ormai sono sulla pista; riduco il motore,e dopo qualche secondo, sto già rullando velocemente sull'asfalto. A poco a poco, l'apparecchio rallenta, si siede,poi con il solito collo da giraffa,per vedere attorno a me, mi porto al parcheggio; freni,motore,freni. Tolgo i contatti. Sono fermo. Uno specialista , in piedi sull'ala, mi aiuta a sganciarmi dal seggiolino,mi stacca la spina-radio,mi aiuta ad uscire dall'abitacolo. Salto a terra, anche oggi un bel sogno è finito. Sto dirigendomi verso la palazzina della squadriglia, e mi volto. Il mio 202 è là attorniato daglia specialisti. " Bello, domani ancora insieme". Mi accorgo di parlare con un aeroplano...



Queste stupende righe sono tratte del libro di Giulio Lazzati..."I soliti quattro gatti" Edizioni Mursia.........i puntini che si trovano lungo il racconto stanno a far capire che li ci sarebbe altro testo che per non stancare ho volutamente trascurato... a presto e buon anno da Maury

4 commenti:

  1. Dall'Alphajet a questo è un bel salto!

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  2. Buon Anno anche da parte mia.
    P.S.: ho letto che Giulio Lazzati(in arte "Sceriffo")è mancato lo scorso anno.

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  3. Grazie Wilm contracambio.....Augusto non sono passato al Macchi, mi servivano un paio di foto come contorno al magnifico racconto...Auguri di un felice anno nuovo...Maury

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  4. Belle pagine: mi è venuta subito la voglia di approfondire; ho letto alcune recensioni su internet, corro da Feltrinelli a comprare il libro...grazie Maury!

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